Dicono di noi: La Gazzetta dello Sport

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Eicma, festa Harley-Davidson a “casa” Abbiati

L’ex portiere del Milan ha aperto nel capoluogo lombardo il concessionario Gate 32 dedicato al marchio di Milwaukee. Giovedì 10 ospita l’appuntamento del fuorisalone dedicato alle moto americane

Un amore nato più di dieci anni. E nel 2012 c’ è stata una bella iniezione di passione. “La mia prima Harley-Davidson, un 1340, ha più di 10 anni. Ma sono rimasto molto colpito al primo raduno al quale sono andato quattro anni fa con mia moglie a Saint-Tropez. Nessuno mi ha chiesto l’autografo e questo mi è piaciuto. È normale, ai raduni Harley si guardano le moto e donne. È uno stile di vita che mi ha conquistato”. È proprio in sella ad una americana di Milwaukee che Christian Abbiati ha cominciato la sua seconda vita. L’ex portiere del Milan, 15 anni in rossonero, 22 con il pallone ai piedi e soprattutto tra le mani, a 39 anni ha aperto a Milano con quattro soci (Diego Catino, Nicola Papa e Alberto Minerva) il Gate 32 (è il numero che portava sulla maglia), il più grande concessionario cittadino d’Europa delle moto simbolo statunitensi con i suoi 2mila metri quadri di superficie. E giovedì 10, a “casa sua”, in viale Certosa 253, ospiterà la festa Harley, uno degli eventi fuorisalone dell’Eicma 2016.

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MOLTE ROADSTER — Il concessionario è stato inaugurato lo scorso 2 maggio andando a colmare il vuoto lasciato dal fallimento di Numero Uno, lo storico monomarca fondato da Carlo Talamo. Alle dipendenze di Abbiati e soci ci sono 11 persone con grande esperienza in fato di H-D. “Da quando abbiamo aperto, tra nuovo e usato, abbiamo venduto 250 moto. Sono andate molto bene le Roadster. In officina abbiamo 1150 schede. Io ho fatto un po’ fatica in questi mesi, è stato impegnativo. All’Harley hanno delle regole ferree e questo mi piace molto”. Adesso per l’inverno, quando l’attività di officina e di vendita inevitabilmente rallenta l’obiettivo dell’ex portiere è “coinvolgere la gente” in varie attività. Per farlo c’è un progetto più a lungo termine: “Fare un diner all’americana. Abbiamo un bel locale per questo. Per ora ci si riunisce il Chapter di Milano. Vediamo in futuro”. Dopotutto tra pallone, ruota e donuts c’è il cerchio in comune.

Alessandro Conti – La gazzetta dello sport 9 novembre 2016